Il mondo del calcio è in ansia per Edoardo Bove, il giovane centrocampista della Fiorentina che è svenuto in campo ieri, domenica 1° dicembre, nella partita casalinga contro l’Inter. Partita ufficialmente sospesa con i compagni di squadra di Bove e gli avversari, sotto shock per quanto accaduto e impossibilitati a continuare.
Bove, al 17° minuto, è letteralmente crollato in campo a causa di un malore, è caduto a terra e non si è più rialzato. Mentre i soccorritori intervenivano, compagni e avversari lo hanno circondato per schermarlo dalle immagini televisive. L’arbitro Doveri ha interrotto il match e fatto ritornare le squadre negli spogliatoi dopo l’arrivo dell’ambulanza che ha portato Bove all’Ospedale Careggi, vicino allo stadio Artemio Franchi. La Lega Serie A ha comunicato che la partita è stata “interrotta per un’emergenza sanitaria“.
Il primo rapporto medico ha messo in luce un arresto cardiaco causato da torsione di punta, una grave forma di tachicardia ventricolare che può evolvere in fibrillazione ventricolare, comportando rischi mortali se non curata prontamente.
Il malore di Bove ha richiamato alla mente episodi analoghi nel calcio, evidenziando la necessità di esami medici accurati e della prontezza dei soccorsi in situazioni di emergenza. La salute del giovane calciatore rimane la principale priorità, mentre il ritorno in campo sembra essere un aspetto secondario rispetto alla sua totale recupero.